“Gratzias” è stato un semplice, ma profondo “Grazie” a tutti quegli artisti sardi del passato che hanno lasciato in dote canzoni, musiche, balli con fisarmoniche, canti a tenore, suoni di launeddas e altri centomila suoni e idee che hanno aiutato, insieme ai cantautori italiani e ai colleghi d’oltremanica, i Tazenda ad approdare nella loro baia artistica. Negli incontri teatrali del tour “Gratzias” i Tazenda hanno raccontato al loro pubblico, sempre con gli strumenti imbracciati, quali sono stati e continuano ad essere i cantanti e le canzoni, le situazioni storiche e gli umori di costume, che hanno inconsciamente plasmato, anche in piccola parte, la loro formazione artistica. I racconti sono stati arricchiti da dei brevi cammei in cui i Tazenda hanno riproposto in parte i brani raccontati e ad ogni concerto un ospite speciale ha rappresentato in prima persona uno dei racconti o ha cercato di essere un degno rappresentante di esso. Argomento e ospite sono stati diversi ad ogni concerto.
La finalità di questo progetto è stata principalmente quella di omaggiare e rivalutare gli artisti, i suoni e le evoluzioni del folklore, ma anche semplicemente del panorama musicale sardo che i giovani Tazenda hanno conosciuto e poi plasmato nella loro forma artistica.
Oltre a tutto questo i Tazenda hanno offerto al pubblico lo storico repertorio rivisitato in chiave acustica e ancora una volta arricchito da alcuni brani ripescati dal vecchio repertorio e da molto tempo non riproposti perché poco adatti alle “piazze” e alle “feste” in cui solitamente i Tazenda si presentano e da altri invece che fanno parte del loro ultimo album che sarà pubblicato a maggio 2020. Il tour acustico “Gratzias” si è composto di alcune tappe sarde come quelle di Porto Torres, Olbia in occasione della festa del Vermentino, o di Bitti al teatro Ariston e anche di una tappa fuori dalla Sardegna presso il Teatro Giuditta Pasta di Saronno.