20.30.68 REVOLUTION

Fu vera rivoluzione o fu, piuttosto, una catastrofe generazionale? A cinquant’anni dal ’68, anno “formidabile” e cruciale per alcuni dei suoi protagonisti, horribilis per altri – almeno per coloro che dalle barricate sono approdati a posizioni antitetiche rispetto agli ideali e alle utopie di allora –, il festival Dromos e i Tazenda proporranno una meditazione e alcuni spunti di riflessione inserendosi in un dibattito che, giocoforza, caratterizzerà e accenderà gli animi per le celebrazioni del cinquantesimo anniversario.

Sarà, pertanto, DromosRevolution per Dromos, e Ammajos e Dentro le parole per i Tazenda, e sarà, al contempo, l’occasione per festeggiare altri due anniversari, di certo meno dirompenti ma che, nell’ambito della cultura isolana, hanno segnato e continuano a segnare il percorso musicale e culturale più in generale: il ventennale del festival Dromos e il trentennale del primo disco dei Tazenda.

I TAZENDA:

L’intera attività dei Tazenda nel 2018 con i progetti Dentro le parole e Ammajos si ispira al tema della Rivoluzione. Incantesimi e parole che vorrebbero risvegliare le coscienze, spesso dormienti ed evitare che il pianeta venga distrutto dall’interesse al potere;

– Dentro le parole è uno spettacolo teatrale/acustico dove si prende consapevolezza dell’importanza rivoluzionaria delle parole, dove i Tazenda cercano di affinare, reinventare e domare la lingua dei loro avi intraprendendo un percorso di responsabilità e di senso di appartenenza a un popolo. Rivoluzionaria anche la scelta degli strumenti, non più chitarre ma liuti e percussioni come banjo, ukulele e hang, le tastiere con suoni di pianoforte, organo e archi. Uno spettacolo che predilige gli spazi raccolti con pubblico attento e partecipe. Da sottolineare l’esibizione, con questo progetto, il 15 luglio all’Anfiteatro di Tharros, per sancire con ancora più forza il sodalizio con Dromos, gestore dell’Anfiteatro e organizzatore della rassegna musico-teatrale che animerà l’estate del Sinis;

– Ammajos è il titolo dato al nuovo album e al tour estivo outdoor che sta toccando le principali piazze sarde e non. Rende omaggio al sogno, all’”immaginazione al potere”. Ci lasciamo incantare dalla pittura, dalla scultura e dalla musica. Dalla bellezza. La musica è aria, suono, vibrazione, ma produce effetti materiali molto concreti, quindi è di per sé un incantesimo e i musicisti ne sono gli artefici, i maghi.

Il concerto vibra di un sound moderno che strizza l’occhio ai grandi mostri sacri del passato intervallato, tra un brano e l’altro, da citazioni, racconti e piccoli cammei musicali accomunati da quell’idea rivoluzionaria di partenza, interpretati dagli stessi Tazenda e in qualche caso da ospiti virtuali o in carne ed ossa, che con l’aiuto della moderna tecnologia led wall hanno creato diversi ambienti suggestivi sul palco catapultando il pubblico in un’altra epoca e in altre dimensioni.

CONCERTI:

15 luglio 2018, TAZENDA – Dentro le parole, Anfiteatro di Tharros, ore 21.30

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